Non lasciarmi

Kazuo Ishiguro è stato insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2017. Conoscendo di questo autore solo il suo “Quel che resta del giorno” , da cui è stato tratto un bellissimo film diretto da James Ivory, mi sono precipitata in libreria per l’acquisto di “Non lasciarmi”. Che dire? Non credo che questo romanzo possa essere tra le causali dell’assegnazione del premio: ambientato in un futuro distopico, la storia è raccontata in prima persona, in un esasperante andirivieni nel tempo, da Kathy H., “assistente” dei “donatori”. Il significato di questi ruoli si chiarisce gradualmente, non senza suscitare orrore in chi legge. La narrazione si presenta nella forma dei ricordi stratificati di Kathy, senza che il lettore possa affezionarsi a una linea di svolgimento. Penso di essere lettore troppo poco attrezzato per riconoscere i meriti di questa opera: non sono stata capace di apprezzare i personaggi, che mi sono apparsi poco approfonditi, né l’andamento della scrittura, in cui, senza ravvisare demeriti, non ho scorto particolari pregi. Ma è tutta colpa mia, e mi perdoni il Nobel. Amici lettori, vi auguro di avere più costanza di me e riuscire a finirlo.

Autore: Kazuo Ishiguro
Casa editrice: SUPER ET

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