Le stanze dell’addio

Terzo titolo Premio Strega 2018

Amici lettori, sono stati comunicati i titoli dei dodici libri finalisti del Premio Strega 2018. Vorrei avventurarmi a recensirli tutti. Diversamente dal solito, attribuirò a ciascuno una votazione da zero a dieci, e relativi decimali. A fine corsa potrò proporvi il titolo che, a mio parere, meriterebbe di ottenere l’ambito premio. Accompagnatemi in questa impresa con i vostri pareri e i vostri commenti!

L’elaborazione del lutto attraverso il passaggio in stanze reali e metaforiche, alla ricerca di chi non c’è più e alla ricerca di una ragione per vivere, avendo fatto pace col dolore.
Orfeo, il mitico musico, scende nell’Ade alla ricerca della sua Euridice, morta per il morso di un serpente. Usa la musica per commuovere le divinità dell’oltretomba, e per la prima volta, l’Ade conobbe la pietà, concedendogli di portare via la sua sposa, a patto di non voltarsi a guardarla. Ma non ci riesce e, così, la perde per sempre.
Anche il protagonista de Le stanze dell’addio, parte per un viaggio alla ricerca della moglie mancata dopo una lunga malattia. Il suo strumento sono le parole che lo accompagnano attraverso i ricordi, di stanza in stanza, fino a quella dell’accettazione della scomparsa della sua Euridice. La tematica della perdita per tumore di una persona cara non può non coinvolgere chi legge, per motivazioni inutili da illustrare ai miei attenti e sensibili amici lettori. Selvetella sviluppa il tema con intensità, sensibilità e profondità, avvalendosi di una prosa “sofferente”, e allo stesso tempo armoniosa e fluida, e di una veste espressiva che sfiora una dolente poesia.

Voto: otto

Autore: Yari Selvetella
Casa editrice: Bompiani

2 pensieri su “Le stanze dell’addio

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