La rilettura di Cime tempestose mi lascia nuovamente spiazzata: ai nostri disincantati occhi contemporanei fa tenerezza l’immagine di Catherine preda di un amore “nevrastenico”. Ci chiediamo ma perché? E che dire di Heathcliff: una intera vita dedicata alla vendetta. Mai un attimo di pace, mai un sorriso. Veramente troppo! Finalmente, dopo tanta ossessione, riuniti i protagonisti nello stesso destino, il lettore può tirare un gran sospiro di sollievo! Eppure, se questo eccesso di passioni, questo vagare di fantasmi nelle buie stanze di Wuthering Heights un po’ ci fa sorridere, la scrittura di Emily ancora ci incolla alla pagina: le descrizioni ampie e dettagliate di paesaggi, ambienti domestici e costumi, il tratteggio dei personaggi, la concitazione del dialogato producono effetti plastici di colori suoni odori. Vi lascio, cari lettori nostalgici, con l’immagine di Catherine che sotto la pioggia sferzante, al cancello di Cime Tempestose, invoca il suo amato “HEATHCLIFF…HEATHCLIFF…HEATHCLIFF…”
Autore: Emily Bronte
Casa editrice: Rizzoli