Letto sulla scorta dell’uscita in autunno del film con cast stellare, tratto da questo romanzo, rimango in parte delusa. Gli ingredienti per impastare una grande storia ci sono tutti: spazio e tempo perfetti, una grande casa signorile in Virginia che ospita una scuola per signorine, mentre fuori le mura infuria la guerra di secessione. Che vuoidi più? Metti in una casa una manciata di fanciulle, una cameriera di colore, le due proprietarie della scuola, miss Martha, concreta e austera e miss Harriet, svagata e incline all’alcool, aggiungi un caporale nordista ferito e accolto in casa per essere curato, e il gioco è fatto. O così dovrebbe essere. Ma la narrazione non avvince, forse perché Cullinan sceglie una costruzione faticosa: la storia è raccontata a otto voci, quelle delle cinque allieve, delle due insegnanti e della cameriera. Il continuo e variato punto di vista rivela sicuramente mestiere e competenze nell’uso degli strumenti della narrazione. Il problema è che questa va avanti frammentata e a passo di lumaca, e perde l’occasione di “agganciare” il lettore ai personaggi. Inoltre far raccontare la storia a più personaggi richiederebbe le relative variazioni di stile espressivo, ma ciò non si rileva. Amici lettori è proprio vero: l’apparenza inganna!
Autore: Thomas Cullinan
Casa edtrice: DeA Planeta