La preparazione di un perfetto gin tonic non è cosa da tutti. Un gioco da ragazzi per Ranieri Misiano, il minore di tre fratelli, Gianni e Paolo, che sono concordi nel considerarlo “uno stronzo”. I Misiano sono i rampolli di una ricca famiglia romana altoborghese. Con i dovuti distinguo, Gianni, commercialista, cinico; Paolo, politico,fragile; Ranieri, giornalista e, come sappiamo, stronzo, sono accomunati dall’appartenenza non tanto a una classe sociale, quanto a una sorta di setta: una elite dei salotti romani fedele a un rigido codice di comportamento che comprende argomenti di conversazione (imperdibile quella in cui è illustrata la “filosofia del bicchiere nero”), luoghi da frequentare, personale di servizio di cui avvalersi e vantarsi e, ultimi ma non ultimi, oggetti da possedere. Nei blasoni di questa nuova “nobiltà” romana spiccano la Kelly di Hermes, la Flag Halyard Chair, o l‘Omega Speedmaster ST 105.012, in dotazione all’equipaggio dell’Apollo 11 . In questo universo non trovano alcuna collocazione ideali e valori, e anche i sentimenti sono vissuti “distrattamente”. E, in tutto questo, la famiglia che posto ha? “Quanto ai figli, gli piacciono? E’ incerto. Sì, come idea generale. Ma poi?… Noia infinita”. Le vicende professionali e amorose dei Misiano sono lo spunto di cui Ferrante si serve per accompagnare il lettore in luoghi dove regna la più totale vacuità.
La gravità del tema è trattata con assoluta leggerezza e feroce ironia. L’attenzione per i dettagli restituisce fedelmente atmosfere, tic, atteggiamenti, comportamenti: “è l’esistenza stessa: vassoi , apparecchiamenti, servizio in tavola, piatti ritirati da sinistra e serviti da destra” e “si detesta Philippe Starck, non ci sono parole per Kartell”. E il feroce classismo “è pieno di queste poveracce, madre a Tor Tre Teste, o sulla Prenestina, propensione per lo shopping, visione della vita alquanto televisiva”.
Un libro brillante e originale nella costruzione (una perla il capitoletto “molto facoltativo” dedicato alle preferenze e ai gusti di uno dei personaggi femminili), brioso e scattante nell’andamento della narrazione che fa uso di una lingua accurata e molto contemporanea.
Consigliatissimo agli amici lettori che hanno voglia di riflettere divertendosi.
Autore: Marco Ferrante
Casa editrice: Giunti