Questo lavoro di Antonella Lattanzi è un noir, come il titolo ci ricorda, ma è anche un thriller, e anche una storia di rapporti familiari complicati e faticosi. Si apre giusto con una festicciola di compleanno, prosegue con una scomparsa, si sviluppa attraverso una serie di rivelazioni che, ad uno ad uno, lasciano cadere i veli che nascondono i segreti che avvelenano i rapporti tra i personaggi. Fino alla rivelazione finale. Finalmente un romanzo articolato a regola d’arte: l’intreccio si organizza su vari piani temporali che si dispongono agilmente nei rimandi del”prima” e del “dopo”. I personaggi a tutto tondo, ciascuno coerente con il proprio mondo, nelle movenze, nella parola, nei pensieri. E un interminabile processo “in un’aula di tribunale buia come la morte”, dove la verità sfugge man mano che si rivela. E sopra tutti, protagonista indiscussa, una Roma soffocante, inospitale, disturbante, attraversata da voli minacciosi di gabbiani, descritta dalla penna felice della Lattanzi: concreta, quasi plastica, pulita, senza sbavature e senza cedimenti. Raccomandatissimo a tutti i miei amici lettori
Autore: Antonella Lattanzi
Casa editrice: Mondadori