Ottavo titolo finalista Premio Strega 2018
Amici lettori, sono stati comunicati i titoli dei dodici libri finalisti del Premio Strega 2018. Vorrei avventurarmi a recensirli tutti. Diversamente dal solito, attribuirò a ciascuno una votazione da zero a dieci, e relativi decimali. A fine corsa potrò proporvi il titolo che, a mio parere, meriterebbe di ottenere l’ambito premio. Accompagnatemi in questa impresa con i vostri pareri e i vostri commenti!
Una storia vera, romanzata da Lia Levi, che racconta le vicende di una famiglia genovese di religione ebraica, ai tempi delle leggi razziali. La storia è raccontata dal punto di vista di Alessandro, bambino prodigio, che lascia disperdere la sua genialità, a vantaggio di una normalità che possa omologarlo ai suoi coetanei. Il padre Marc, uomo saggio e mite, ha un laboratorio per la lavorazione dei diamanti. La madre Emilia è donna rancorosa e perennemente insoddisfatta. Vivono nel quartiere ebraico, dove la loro esistenza scorre tranquilla, condivisa con parenti e amici. La graduale riduzione delle libertà e dei diritti del popolo ebraico non allarma la famiglia al punto di cogliere l’occasione per fuggire. Alessandro, crescendo, diventa un adolescente riflessivo, capace di cogliere i segnali di pericolo e valutare le aberrazioni del regime. Allo scoppio della guerra, il dramma della persecuzione mostrerà la faccia in tutto il suo orrore. La narrazione di fatti umani e storici procede piana e levigata, elegante ma poco coinvolgente e non in grado di dare una spinta alla tensione narrativa che, tranne che nelle ultime pagine, risulta piuttosto debole. Il risultato è un libro ben scritto, composto, in cui, però, né la Storia, né le storie hanno presa su chi legge, sfumando dalle pagine in compagnia di personaggi poco convincenti.
Voto: 6,5
Autore: Lia Levi
Casa editrice: E/O
L’ha ribloggato su Alessandria today.
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