La storia di San Michele

Axel Munthe, medico svedese, dedicò la sua vita a due grandi passioni: la medicina e la costruzione di una villa, San Michele, edificata ad Anacapri sulle rovine di una delle tante ville che l’imperatore Tiberio, durante il suo soggiorno a Capri, ordinò di realizzare nell’isola.
Grande medico, grande anima. Ho letto il libro poco più che bambina, regalatomi da mio padre. Sono passati molti anni, ma non l’ho più dimenticato: è stato uno dei primi tasselli che hanno costituito la mia ossatura di lettrice.
Oggi lo rileggo perché voglio dedicarlo alla mia dottoressa che ha saputo alleviarmi le sofferenze ed esorcizzare la paura.
Radiosa, gentile, delicata, empatica, umana, leggera come una bella piuma, e forte e determinata nel somministrare le cure e nel portare per mano il paziente verso la speranza della guarigione.
Grande medico, grande anima.
Grazie, dottoressa, la porterò nel cuore.
Ed ora seguiamo Axel Munthe nei viaggi dove l’amore per la medicina lo conduceva: dalla Svezia, a Parigi, a Roma. Volontario a Napoli nel 1884, durante la terribile epidemia di colera che decimò la popolazione. E, ancora, tra i volontari stranieri accorsi a Messina ad alleviare le sofferenze della popolazione falcidiata dal terremoto del 1908. Questo, senza mai dimenticare San Michele. Grande medico, grande anima, che seppe sposare la sua passione per la medicina ad un sogno durato tutta la vita.

Autore: Axel Munthe

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